[16-11-20]Black Mambra - Pt4

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UncleBob
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[16-11-20]Black Mambra - Pt4

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Op. Black Mamba
Missione 4
by {9GU}Baciamattoni


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L’operazione Black Mamba ci vedrà nelle vesti di un plotone di Marines della 2^ Divisione Marines, alla quale viene assegnato l’ordine di invadere la regione etiope di Kujari in un contesto di guerra simmetrica tra Stati Uniti ed Iran. L’operazione prevede, infatti, che le forze iraniane all’ interno del territorio di Kujari vengano sconfitte e che l’intero territorio sia posto sotto il controllo delle forze statunitensi in quanto la regione possiede uno dei principali aereoporti strategici che consentirà di proseguire le ostilità in tutta l’Etiopia. Per portare a termine tale incarico, le unità di marines affronteranno molteplici missioni che saranno mirate ad indebolire il nemico e a minarne le capacità offensive di contrattacco nonché di controllo del territorio, in particolare svolgeranno raid ad installazioni nemiche, imboscate, ricognizioni, pattuglie di controinterdizione, conquista di aree sotto il controllo nemico, contrattacchi a manovre nemiche, missioni di recupero etc.

CONTESTO GEOPOLITICO
Il 20 maggio 2026 gli Stati Uniti assieme ad Israele ed Arabia Saudita dichiarano guerra all’Iran e ad i suoi alleati Pakistan, Iraq, Siria e alcuni stati africani che ospitano forze iraniane quali Etiopia e Somalia. Dopo l’uscita dall’ accordo sul nucleare degli Stati Uniti nel 2019, i rapporti con l’Iran si fecero sempre più aspri portando le due potenze a compiere molte azioni di disturbo nell’area del golfo di Oman con lo scopo di provocare reazioni a livello internazionale traendo profitti per la propria economia. L’Iran riusci ben presto ad accaparrarsi una fetta sempre maggiore delle esportazioni di petrolio greggio in Europa e a stringere patti con alcuni stati africani, i quali sotto lauti finanziamenti economici, garantirono la presenza di truppe iraniane all’interno del proprio territorio. In soli sette anni l’ Iran riusci a minare l’economia dell’ Arabia Saudita e ad imporsi sul territorio sotto la minaccia militare ormai presente anche in Etiopia e Somalia controllando di conseguenza le acque del Mar Rosso. Nel mese di gennaio del 2026 gli Stati Uniti, sotto le incessanti richieste di aiuto degli alleati arabi e con il totale appoggio di Israele, diedero un ultimatum all’ Iran chiedendo di abbandonare le nazioni africane e di lasciare libero il passaggio alle petroliere dirette in Arabia, sia nelle acque del Mar Rosso che in quelle del golfo di Oman. Gli interventi diplomatici di Russia, Europa e Cina servirono a tardare di qualche settimana l’imminente intervento bellico che vide la svolta
decisiva il 19 maggio 2026 dopo l’abbattimento di due caccia americani che si trovavano a 30 miglia più a sud del confine iraniano proprio sul golfo di Oman. L’episodio venne visto da entrambe le parti come una aggressione che decretò la fine delle trattative diplomatiche e l’inizio della guerra.

STRATEGIA DI ATTACCO
Il dipartimento della difesa degli Stati Uniti in accordo con gli alleati arabi e israeliani, ha elaborato una strategia che prevede l’ iniziale ripresa di controllo del Mar Rosso tramite la riconquista dei settori occupati dall’Iran in Africa. Per portare a compimento tale ripresa di settori saranno effettuate due invasioni terrestri, una in Etiopia e l’altra in Somalia attraverso il Kenya, nazione alleata. Le operazioni terrestri saranno supportate dall’ aviazione della 6^ flotta navale degli stati uniti dislocata nei pressi del Madagascar, contestualmente la 5^ e la 7^ flotta contrasteranno la marina iraniana nel settore dell’Oceano Indiano con l’aiuto della marina reale saudita (RNSF) nel settore nord del Mar Rosso. Entrambe le nazioni africane saranno attaccate in punti differenti per garantire lo slancio iniziale dell’ invasione con la cattura di posizioni nemiche che potrebbero compromettere l’intera strategia di attacco.

STRATEGIA DI ATTACCO

La 2^ Divisione Marines ha il compito di invadere e assumere il controllo della regione di Kujari, di rilevanza strategica per il proseguimento delle operazioni in Etiopia. L’ obbiettivo principale è quello di assumere il controllo dell’aereoporto Marwei motivo per il quale ogni sforzo da parte della Divisione dovrà essere incentrato sul logoramento delle forze nemiche presenti in tutta la regione fino al loro completo annientamento e/o resa. L’operazione sarà supportata da forze navali ed aeree, la fase iniziale vedrà l’ausilio di forze speciali e servizi segreti che garantiranno l’acquisizione degli obbiettivi principali per il successo dello sfondamento della difesa iraniana. Black Mamba sarà considerata conclusa solo quando la regione di Kujari e l’aereoporto sarnno sotto il pieno controllo della 2^ Divisione.

SITUAZIONE

(D-DAY+25) La mossa strategica di contrattaccare immediatamente il nemico ha portato enormi risultati, il 1^ Battaglione Marines ha conquistato i tre obbiettivi assegnati e grazie anche all’intervento del 2^ Battaglione Corazzato è riuscito a portarsi fino al centro della regione in prossimità del Parallelo 09. Il nemico attualmente si trova in una situazione di stallo ma il numero di rinforzi e materiali che riceve continuano a destare molta preoccupazione ai vertici del comando della 2^ Divisione. La mossa successiva sarà quella di assumere il pieno controllo della vasta area desertica ad ovest della regione per sbarrare la strada a futuri approvvigionamenti nemici e iniziare a stringere in una morsa i reparti iraniani.
Durante il ripiegamento l’avversario ha creato una linea difensiva lungo tutto il fronte piazzando varie postazioni di artiglieria difese da plotoni di fanteria con capacità antiaerea spalleggiabile. L’intendo del comando di Divisione è quello di aprire un varco nella linea di difesa ad ovest e penetrare più a nord possibile per tagliare mla linea di approvigionamento nemica isolando cosi il resto dei reparti iraniani ad est obbligati a
combattere successivamente su due fronti e con poche risorse.

MISSIONE BM-10/2026
Le compagnie ALFA, BRAVO e CHARLIE asselteranno l’obj JACKAL rispettivamente nei settori 1, 2 e 3 al fine di distruggere le postazioni di artiglieria semoventi tipo 2S1 “Gvozdika” , presenti nei settori 1 e 3 per consentire la successiva avanzata verso Nord. A supporto dell’assalto un plotone carri del 2^ battaglione corazzato si piazzerà a Nord Ovest dell’obj per intercettare e distruggere eventuali rinforzi nemici provenineti da Nord. Le unità delle compagnie muoveranno con mezzi ruotati per la condotta dell’azione. Segnalata presenza di manpad tipo FIM-92 Stinger, corazzati tipo BMP1 e T72-B.

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