La guerra civile in Rhodesia chiamata anche "Rhodesian Bush War" fu un conflitto che ebbe luogo tra il 1964 e il 1979 nello stato della Rhodesia ossia l'odierno Zimbawe, tra il governo di Ian Smith e i ribelli dello ZANU supportati dal regima comunista cinese, e quelli dello ZAPU supportati dell'Unione Sovetica.
Contesto
1. Decolonizzazione
Il conflitto si inserì nel contesto post-colonialismo e della Guerra Fredda: Gli inglesi vinsero la Seconda Guerra Mondiale ma ne uscirono distrutti a livello economico e il costo per mantenere le colonie era alto, molte infatti, non erano ancora autosufficientie e inoltre cominciarono a crearsi anche movimenti indipendentisti. Dunque l'Inghilterra voleva semplicemente privarsene adottando però una regola chiamata "No indipendence before majority rule" (NIBMAR) ossia non concedere l'indipendenza se al governo della colonia non ci fosse già una maggioranza stabile.
2. Crisi del 1963
La Rhodesia era una delle colonie britanniche più ricche, e difatti c'era la concentrazione di Bianchi più elevata rispetto alle altre colonie (circa 205 mila bianchi su quasi 7 milioni di nativi) e erano impiegati in ruoli di amministrazione. Nel 1963 le negoziazioni per raggiungere l'indipendenza della Rhodesia erano in corso mentre la popolazione autoctona locale manifestava la propria voglia di indipendenza attraverso manifestazioni che spesso sfociavano in danni e sabotaggi alle infrastrutture. La decolonizzazione secondo il modello inglese (NIGMAR) trovava dissenso da parte della minoranza bianca, sia per paura di perdere i loro privilegi economico-sociale che per il caos che ne poteva derivare da un cambio così repentino di potere, dimostrato da altre colonie, che da dopo la tua azione del NIGMAR versavano nel caos.
3. Rhodesian Front
Nel 1964, nel pieno della crisi, sale al potere Ian Smith a capo del partito conservatore Rhodesian Front, si
schierò contro l’idea di un passaggio così veloce di potere che sarebbe finito in mano alla maggioranza che
supportava ideologie comuniste come lo ZANU e lo ZAPU, che entrambe individuavano come il nemico i bianchi
che ricoprivano ruoli come proprietari terrieri o amministratori di fabbriche, quindi il nemico per definizione
del Marxismo.
4.L'indipendenza
Sia Ian Smith che il governo britannico non vollero scendere a compromessi, per quel che riguardava il modello NIBMAR, quindi nel 1965 Ian Smith dichiarò l’indipendenza unilateralmente dall’Impero Britannico con conseguente embargo e sanzioni da parte dell’Impero supportato anche dalle Nazioni Unite. Prima della secessione Ian Smith aveva stretto degli accordi con il governo in Mozambico (colonia Portoghese) capitanato da António de Oliveira Salazar e il governo Sud Africano, inoltre, la Rhodesia, riceveva finanziamenti dalla Germania Ovest e dagli USA.
Situazione
Il confine con la Zambia è stato preso di mira dagli insorti della ZAPU, è giunta voce di svariati assalti a infrastrutture e fattorie rhodesiane, il sospetto principale è che il nemico abbia instaurato una rete logistica di accampamenti, che gli ha permesso di aumentare il rateo di attacchi nei confronti di fattorie, piccoli villaggi e industrie all'interno del territorio rhodesiano.
Comando= Opponent (se assente Redking)
Platoon Leader= 1.2
Mappa: Congo
Non è più previsto il pbo per le missioni.